lunedì 28 maggio 2012

Più incerto di così è...difficile.


Era tanto che non mi capitava di rimanere a casa per un intero week-end nonostante delle buone previsioni del tempo...o meglio, a dire la verità penso non mi sia mai successo prima, ma è meglio mantenere il beneficio del dubbio e non permettere al mio IO di deviare verso sentimenti vittimistici. 

Penso positivo perchè son vivo, cantava Jovanotti alcuni anni fa, e perchè ho imparato qualcosa... tipo: non aspettare gli ultimi minuti della sera prima per cercare compagnia... ed ho fatto delle cose di cui necessitavo, come un po’ di sano riposo, che mancava da tempo, alcune faccende tra casa e giardino nonchè mi sono dedicato ad attività letterarie tra cui la lettura e la scrittura di queste righe.

Ma di cosa scrivere oggi dopo la breve introduzione? Dato che ho visto il Gran Premio di Montecarlo di Formula Uno perchè non scrivere un secondo post dedicato alle corse? Nei prossimi giorni seguirà la descrizione e le impressioni di una bella via di roccia salita qualche anno fa, per non deludere gli appassionati amici scalatori, ma oggi non avendo trovato nessuno cui dare e ricevere sicura vorrei scrivere cosa penso di questa gara e degli annessi e connessi.
Partiamo dalla 2° vittoria di Webber tra le strade del Principato, sotto gli occhi attenti del Principe Alberto e della bella Principessa Charlene.
Dopo aver guadagnato la Pole Position, nonostante sia stato battuto in pista dal vecchio “zio Mike”, (come lo chiamano alcune riviste specializzate), il buon Mark è riuscito a muoversi allo spegnimento delle luci rosse con accortezza e prendendo quei pochi metri di vantaggio che gli hanno consentito di voltare alla prima curva senza patemi. Dietro di lui si è formato un trenino che non si è modificato se non con il sorpasso ai box di Alonso ai danni di Hamilton durante l’unico cambio gomme.

A parte la partenza che ha visto Grosjean muoversi come una pallina in un flipper non c’è molto altro da dire, vista da fuori è stata la solita gara noiosa, senza emozioni e senza sorpassi. D’altra parte con i regolamenti attualmente in vigore e con i commissari che sembrano non vedano l’ora di dare ammonizioni e punizioni ad ogni gara, i piloti di punta non si buttano cercando di passare ad ogni costo, se non sono perfettamente sicuri di riuscire a fare un sorpasso pulito cosa che a Monaco è praticamente impossibile. Ne sa qualcosa Schummy che per un incidente occorsogli al gran premio precedente, (un tamponamento dovuto ad un’incomprensione con Bruno Senna, che qualche anno fa sarebbe stato classificato come normale incidente di gara), ha perso l’occasione di partire al palo oggi e magari di raggiungere Ayrton nel computo di 6 vittorie nella gara più atipica e allo stesso tempo bella del mondiale.

Detto questo veniamo al primo commento personale; non condivido la direzione presa negli ultimi anni dalla Federazione di voler verificare ed esercitare il pugno di ferro su ogni incidente o presunta scorrettezza. E’ vero che con la sicurezza non si discute, ma sono cresciuto pensando che i piloti di Formula 1 fossero i cavalieri del rischio, pochi uomini che riuscivano a spingere dei bolidi leggerissimi e con centinaia di cavalli al limite delle leggi della fisica. Invece ora ci sono strumenti e regolamenti che determinano quando e come si possa fare un sorpasso (DRS, tanto per citarne uno) ovviamente tutto interpretabile dai commissari, così i piloti che lottano per le posizioni di vertice non rischiano più un azzardo, come ieri  Alonso dietro ad Hamilton o Schumacher dietro a Raikkonen, non un tentativo serio, deciso, importante, perchè "se gli tocco la gomma, magari mi denunciano".

Passando all’analisi di quest’anno con 6 vincitori diversi in 6 gare non si può dire che il campionato non sia aperto e combattuto, almeno questo è ciò che sembra dire la classifica, in realtà la situazione è generata dalla compromesso che si deve cercare tra l’efficienza dell’auto e la strategia che ottimizza l’uso dei penumatici Pirelli. Fin qui non ci sarebbe nulla di nuovo, se non che 6 diversi vincitori sono dovuti al fatto che le gomme si comportano in modo diverso ad ogni gara e su ogni vettura, il che porta ad un terno all’otto ad ogni gara. Ora che a turno hanno vinto quasi tutti i top driver (mancano all’appello solo Button e Schumacher) e date le premesse precedenti non ci sarebbe da stupirsi se Jenson e “zio Mike” riuscissero ad arrivare davanti a tutti nelle prossime due gare.

Passando all’analisi dei rendimenti delle squadre, partiamo dalla Mercedes; l’approccio tedesco, fatto di pochi proclami, piccoli passi e obbiettivi precisi, sta iniziando a dare i suoi frutti.
Rosberg si dice certo di aver avuto la macchina migliore tra le stradine di casa, la pole del compagno di squadra lo confermerebbe. Schummy ha dimostrato che il piede, l’occhio ed il feeling con la velocità ci sono ancora, alla faccia di chi lo dava per finito ed addirittura molti suoi connazionali gli hanno suggerito di ritirarsi a fine stagione. Non sono mai stato un suo tifoso, ma non c’è dubbio che alla Ferrari fu l’anello che chiudeva il cerchio di una ottima e preparata catena, che guarda caso è stata ricreata nei box delle frecce d’argento (manca solo Todt...); questo unito al fatto che se non fosse stato in grado di combattere alla pari con gli altri il buon Michael non sarebbe tornato alle corse (rischiando di cancellare le sue glorie passate e confermerebbe anche la mia teoria che lo vide rifiutare di sostituire Massa dopo l’incidente in Ungheria del 2008, non perchè era dolorante al collo, ma perchè quella Ferrari non andava) mi da la convinzione che prima o poi non solo Schummy tornerà sul podio, ma anche a vincere e magari nei prossimi 1-2 anni a lottare nuovamente per il mondiale.

Continuiamo con la Ferrari, che si salva solo grazie ad un redditizio Alonso, che se non dovesse aver paura delle punizioni dei commissari, già altre volte avrebbe potuto fare di più. Si salva grazie a lui perchè la macchina è così così, a volte ci azzeccano a volte no e qui non ho ancora capito se è per via del rendimento delle gomme o per problemi nella scelta del setup e della strategia di gara, lo vedremo, spero, nelle prossime gare.

Detto questo non ci aspetta altro che vedere chi vincerà in Canada, Schummy ha detto oggi, che secondo lui la Mercedes andrà bene e che se lui riuscirà ad avere una gara pulita senza intoppi potrà giocarsi il podio. Vedremo.

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