Era tanto che non
mi capitava di rimanere a casa per un intero week-end nonostante delle buone
previsioni del tempo...o meglio, a dire la verità penso non mi sia mai successo
prima, ma è meglio mantenere il beneficio del dubbio e non permettere al mio IO
di deviare verso sentimenti vittimistici.
Penso positivo perchè son vivo, cantava
Jovanotti alcuni anni fa, e perchè ho imparato qualcosa... tipo: non aspettare
gli ultimi minuti della sera prima per cercare compagnia... ed ho fatto delle
cose di cui necessitavo, come un po’ di sano riposo, che mancava da tempo,
alcune faccende tra casa e giardino nonchè mi sono dedicato ad attività letterarie
tra cui la lettura e la scrittura di queste righe.
Ma di cosa
scrivere oggi dopo la breve introduzione? Dato che ho visto il Gran Premio di
Montecarlo di Formula Uno perchè non scrivere un secondo post dedicato alle
corse? Nei prossimi giorni seguirà la descrizione e le impressioni di una bella
via di roccia salita qualche anno fa, per non deludere gli appassionati amici
scalatori, ma oggi non avendo trovato nessuno cui dare e ricevere sicura vorrei
scrivere cosa penso di questa gara e degli annessi e connessi.
Partiamo dalla 2°
vittoria di Webber tra le strade del Principato, sotto gli occhi attenti del
Principe Alberto e della bella Principessa Charlene.
Dopo aver
guadagnato la Pole Position, nonostante sia stato battuto in pista dal vecchio
“zio Mike”, (come lo chiamano alcune riviste specializzate), il buon Mark è
riuscito a muoversi allo spegnimento delle luci rosse con accortezza e
prendendo quei pochi metri di vantaggio che gli hanno consentito di voltare
alla prima curva senza patemi. Dietro di lui si è formato un trenino che non si
è modificato se non con il sorpasso ai box di Alonso ai danni di Hamilton
durante l’unico cambio gomme.
A parte la
partenza che ha visto Grosjean muoversi come una pallina in un flipper non c’è
molto altro da dire, vista da fuori è stata la solita gara noiosa, senza
emozioni e senza sorpassi. D’altra parte con i regolamenti attualmente in
vigore e con i commissari che sembrano non vedano l’ora di dare ammonizioni e
punizioni ad ogni gara, i piloti di punta non si buttano cercando di passare ad
ogni costo, se non sono perfettamente sicuri di riuscire a fare un sorpasso
pulito cosa che a Monaco è praticamente impossibile. Ne sa qualcosa Schummy che
per un incidente occorsogli al gran premio precedente, (un tamponamento dovuto
ad un’incomprensione con Bruno Senna, che qualche anno fa sarebbe stato
classificato come normale incidente di gara), ha perso l’occasione di partire al
palo oggi e magari di raggiungere Ayrton nel computo di 6 vittorie nella gara più
atipica e allo stesso tempo bella del mondiale.
Detto questo
veniamo al primo commento personale; non condivido la direzione presa negli
ultimi anni dalla Federazione di voler verificare ed esercitare il pugno di
ferro su ogni incidente o presunta scorrettezza. E’ vero che con la sicurezza
non si discute, ma sono cresciuto pensando che i piloti di Formula 1 fossero
i cavalieri del rischio, pochi uomini che riuscivano a spingere dei bolidi
leggerissimi e con centinaia di cavalli al limite delle leggi della fisica.
Invece ora ci sono strumenti e regolamenti che determinano quando e come si
possa fare un sorpasso (DRS, tanto per citarne uno) ovviamente tutto
interpretabile dai commissari, così i piloti che lottano per le posizioni di
vertice non rischiano più un azzardo, come ieri
Alonso dietro ad Hamilton o Schumacher dietro a Raikkonen, non un
tentativo serio, deciso, importante, perchè "se gli tocco la gomma, magari mi
denunciano".
Passando all’analisi
di quest’anno con 6 vincitori diversi in 6 gare non si può dire che il
campionato non sia aperto e combattuto, almeno questo è ciò che sembra dire la
classifica, in realtà la situazione è generata dalla compromesso che si deve
cercare tra l’efficienza dell’auto e la strategia che ottimizza l’uso dei
penumatici Pirelli. Fin qui non ci sarebbe nulla di nuovo, se non che 6 diversi
vincitori sono dovuti al fatto che le gomme si comportano in modo diverso ad
ogni gara e su ogni vettura, il che porta ad un terno all’otto ad ogni gara.
Ora che a turno hanno vinto quasi tutti i top driver (mancano all’appello solo
Button e Schumacher) e date le premesse precedenti non ci sarebbe da stupirsi
se Jenson e “zio Mike” riuscissero ad arrivare davanti a tutti nelle prossime
due gare.
Passando all’analisi
dei rendimenti delle squadre, partiamo dalla Mercedes; l’approccio tedesco, fatto
di pochi proclami, piccoli passi e obbiettivi precisi, sta iniziando a dare i
suoi frutti.
Rosberg si dice
certo di aver avuto la macchina migliore tra le stradine di casa, la pole del
compagno di squadra lo confermerebbe. Schummy ha dimostrato che il piede,
l’occhio ed il feeling con la velocità ci sono ancora, alla faccia di chi lo
dava per finito ed addirittura molti suoi connazionali gli hanno suggerito di
ritirarsi a fine stagione. Non sono mai stato un suo tifoso, ma non c’è dubbio
che alla Ferrari fu l’anello che chiudeva il cerchio di una ottima e preparata
catena, che guarda caso è stata ricreata nei box delle frecce d’argento (manca
solo Todt...); questo unito al fatto che se non fosse stato in grado di
combattere alla pari con gli altri il buon Michael non sarebbe tornato alle
corse (rischiando di cancellare le sue glorie passate e confermerebbe anche la
mia teoria che lo vide rifiutare di sostituire Massa dopo l’incidente in
Ungheria del 2008, non perchè era dolorante al collo, ma perchè quella Ferrari
non andava) mi da la convinzione che prima o poi non solo Schummy tornerà sul podio, ma anche a vincere e magari nei prossimi 1-2 anni a lottare nuovamente per il mondiale.
Continuiamo con
la Ferrari, che si salva solo grazie ad un redditizio Alonso, che se non
dovesse aver paura delle punizioni dei commissari, già altre volte avrebbe
potuto fare di più. Si salva grazie a lui perchè la macchina è così così, a
volte ci azzeccano a volte no e qui non ho ancora capito se è per via del
rendimento delle gomme o per problemi nella scelta del setup e della strategia
di gara, lo vedremo, spero, nelle prossime gare.
Detto questo non
ci aspetta altro che vedere chi vincerà in Canada, Schummy ha detto oggi, che
secondo lui la Mercedes andrà bene e che se lui riuscirà ad avere una gara
pulita senza intoppi potrà giocarsi il podio. Vedremo.