domenica 12 agosto 2012

Caro Valentino, avrai le tue buone ragioni, ma non sono d’accordo....


Valentino ai tempi del 1° ingaggio in Yamaha 
Avevo in mente di scrivere un’altro pezzo sul Motomondiale da diverse settimane, ma mi ero ripromesso di aspettare il GP di Laguna Seca, e quindi metà stagione per darvi il mio personale commento sul campionato in generale, ma in particolare su Valentino e la Ducati che sono i personaggi che seguo con maggiore interesse.
La scadenza a fine anno del contratto tra Valentino e la Ducati ha portato, ovviamente, a tante chiacchiere e illazioni su chi, cosa, come, quando e perchè di un possibile proseguimento nonchè del previsto divorzio. Avevo in mente il mio personale commento prima dell’ufficializzazione delle scelte, che avrebbero dovuto essere annunciate alla fine dello stop estivo, ma alcune fughe di notizie hanno imposto a Ducati e Yamaha di affrettare i tempi.
Avrei voluto esprimere il mio punto di vista sui pro e contro di ogni possibilità e aspettare per vedere se avessi avuto ragione oppure no, ma alcune trasferte di lavoro consecutive, mi hanno tolto il tempo per riflettere e scrivere, così eccoci con Rossi che molla la Ducati per tornare con la casa dei tre diapason.
Nel mio precedente articolo era evidente un mia propensione per un proseguimento della collaborazione tra il più titolato dei piloti e la più particolare delle case presenti sia nel mondiale che sul mercato, perchè il più forte di tutti è italiano (il che mi interessa relativamente, ma di qs parleremo un’altra volta...ma mi piace assai che parli la mia stessa lingua) e la Ducati anche...
perchè la Ducati non è mai riuscita a imporsi in maniera stabile e pensavo che le doti di collaudatore del Dottore avrebbero potuto portare ad un salto di qualità, ma qs non è avvenuto...nel frattempo è arrivata Audi che ha dichiarato a chiare lettere che oltre ad aver comprato l’azienda di Porgo Panigale x avere un valido mezzo a 2 route da affiancare agli ottimi modelli a 4, vuole perseguire i suoi obiettivi di vendita rendendola vincente nelle corse, e per fare questo ha messo sul piatto diverse centinaia di milioni di euro, ma tutto ciò non è bastato a convincere Rossi a restare, perchè?
Si è scritto molto in qs due anni, c’era chi li dava divorziati in casa già a Novembre 2010, dopo il primo test dove Vale si era preso 2 secondi da Stoner al primo assaggio in Honda, c’era chi (come me) ci ha creduto e ha continuato a crederci fino a ieri, ma alla fine hanno avuto ragione i pessimisti.
Da subito è stato evidente che la moto necessitava di una rivisitazione profonda, forse era vero che la scelta tecnica del telaio in tubi con il motore portante fosse arrivata al capolinea, di certo Vale lamentava da subito una mancanza di grip sull’anteriore che non gli dava fiducia nell’entrata in curva, non rendedogli possibile un frenata corretta e sicura ed un conseguente inserimento veloce e redditizio e la gran potenza del motore comunque non bastava a recuperare il tempo perso, perchè penso sia noto che nelle gare, sia a 4 che a 2 ruote la velocità serve maggiormente in curva che non in rettilineo (se non per effettuare i sorpassi, ma se esci bene -leggi veloce- dalla curva prima hai già fatto l’80% del lavoro).
Un amico, tecnicamente più esperto di me, mi disse che il problema forse era dovuto al baricentro alto della Ducati che legato alla statura di Valentino peggiorava ulteriormente la mancanza di grip.
A Laguna Seca prima di cadere
Forse era l’uno e l’altro o forse ancora qualcos’altro, di certo non si può dire che la Ducati abbia lesinato sforzi. Dopo un primo anno interrogatorio, il team di Preziosi, ha cambiato tutto e ha progettato in 3 mesi una moto nuova con telaio perimetrale e portante, difatto copiando le giapponesi, accantonando le scelte tecniche che rendevano la Ducati, diversa ed originale ed andando a fare qcs che non aveva mai fatto prima e del quale non era assolutamente esperto. Pur così ha messo i suoi piloti nella condizione di gareggiare dignitosamente, ma di certo non a livello che 2 campioni del mondo meritano, ma non si può dire che non abbia profuso il massimo impegno per assecondare i voleri del dottore e per inseguire la vittoria che è l’unica cosa che interessa ad un team come Ducati.
Valentino da parte sua ha dimostrato in più occasioni di non essere un fermo, pur andando piano nelle qualifiche alla fine in corsa otteneva sempre il miglior piazzamento tra le Ducati e in diverse occasioni è andato a girare sui tempi di Stoner, Lorenzo e Pedrosa, ma non si è visto perchè pagava il gap rimediato in qualifica. Qs rende evidente che il pilota c’è ancora e che la moto e la squadra non sono proprio così scalcinate come sembrano dire i risultati, ma alla fine solo chi vince ha ragione, altrimenti è evidente che bisogna fare autocritica e dedicarsi ad altro.
La Yamaha ha reso noto che la trattativa con Rossi è partita già a Giugno, dopo il rinnovo con Lorenzo, per il desiderio di combattere ad armi pari con la Honda che qs’anno schiera 2 piloti particolarmente in palla e lei si trova invece con un Spies che non riesce ad andare come Lorenzo e qui si potrebbe fare un paragone con Rossi, com’è possibile che Ben prenda così tanti decimi e non capitalizzi come il suo compagno di squadra con la stessa moto? Mi fermo alla domanda perchè non ho seguito attentamente le sue prestazioni per poter dire qcs.
La caduta all’ingresso del cavatappi ha forse dato il colpo di grazia alla fiducia di Rossi, che di certo oltre alla mancanza di risultati, forse ha anche iniziato a farsi domande sulla sua sicurezza, per andare forte si deve spingere e rischiare, ma ovviamente il rischio può essere preso quando è ragionevolmente previsto e accettato e forse questo con la Ducati, il dottore non riesce a farlo.
Le barriere all'ingresso del cavatappi "accolgono" la moto di Vale
Forse la combinazione di qs fattori con la prospettiva di un programma in 4 anni con l’accompagnamento alla pensione ha portato Rossi a decidere di tornare in Yamaha, con la certezza di poter avere per le mani un mezzo che fa ciò che vuole lui e con il quale dimostrare che non è un pilota da 6° posto, bensì da podio. Come dargli torto?
La proposta di DucAudi prevedeva la ristrutturazione del reparto corse, un nuovo progetto per la moto, ma da buoni tedeschi, coscienti che una situazione così non si risolve in 6 mesi, forse gli hanno prospettato un programma in 2-3 anni per avere una moto competitiva, e forse questo è un tempo troppo lungo per Valentino.
Ora vedremo cosa succederà, sembra evidente che al posto di Rossi arriverà Dovizioso, che vuole una moto ufficiale. I risultati sono dalla sua parte, ma le Honda sono andate ad altri e la Yamaha cui aspirava gliel’ha tolta Valentino. Ma il Dovi guida come Vale, difatti è andato bene con entrambe le giapponesi, cosa riuscirà a fare con Ducati?
Dovi e Rossi in tempi non sospetti...
Io penso che tutto dipenderà da come Audi interverrà nel reparto corse; da grande azienda europea, penso che (a torto) non ribalteranno la situzione, almeno non a breve, si prenderanno i loro mesi (penso da qui a fine anno) per ascoltare, vedere e apprendere e l’anno prossimo faranno le opportune scelte, ed io sono convinto che vinceranno, i tedeschi sono determinati e sanno programmare , ed in uno sport di altisimo livello come il motomondiale non si può più ragionare ed agire da piccole squadre stile artigiani, ma necessariamente da grandi squadre/aziende, organizzate, con processi e sistemi consolidati.
Per qs motivo capisco la voglia di Valentino di dimostrare di essere ancora il migliore, ma non sono d’accordo, perchè non deve dimostrare niente a nessuno, è già entrato nella storia delle corse, ma avrebbe potuto entrare nella leggenda, come colui che avrebbe portato la Ducati a vincere stabilmente, ed invece forse guarda troppo la sua corta di identità che gli dice che ha già 33 anni e non forse non potrà essere al vertice fino a 40, anche se Schummy sulle 4 ruote ha dimostrato che in fatto di velocità e sensibilità non ha nulla da invidiare ai giovani che potrebbero essere tutti suoi figli (a quasi 43 anni ha fatto una pole strepitosa in quel di Montecarlo!!!).
Dovi all'inseguimento di Rossi o della sua Ducati?
Non sono d’accordo perchè oltre ad accettare un ingaggio inferiore a quello di Ducati, pur se è vero che per lui i soldi non sono più un problema, è vero che la cifra dell’ingaggio dichiara quanto uno vale e per poter avere un trattamento pari a quello di Lorenzo, Valentino ha dovuto, difatto, portare uno sponsor (quindi il suo stato è passato da pilota pagato a pilota pagante) e per come la vedo io, qs macchia un po’ il suo blasone, perchè è evidente che Ducati e Audi consideravano Valentino determinante per diventare vincenti, mentre per Yamaha risulterà “un’altro” pilota oltre a quello di punta che è Lorenzo, con cui fare punti per vincere il titolo a squadre e construttori; per cui prevedo due anni molto difficili per Vale, ma siccome più che per le marche io parteggio quasi sempre per gli uomini, spero che Vale batta sonoramente e velocemente un Lorenzo che attualmente è al top della condizione psico-fisico-tecnica.
E se Dovizioso dovesse riuscire ad interpretare meglio di Rossi la Ducati?
E se la DucAudi dovesse riuscire a mettere in pista una moto veloce e vincente l’anno prossimo?
E se Rossi non dovesse risultare così vincente contro Lorenzo?
Con i se non si va da nessuna parte ma gli eventi futuri ci diranno chi ha fatto le scelte migliori.
Vedremo...
Ci risentiamo fra qlc  settimana.

Brizio