Valentino ai tempi del 1° ingaggio in Yamaha |
Avevo in mente di
scrivere un’altro pezzo sul Motomondiale da diverse settimane, ma mi ero
ripromesso di aspettare il GP di Laguna Seca, e quindi metà stagione per darvi
il mio personale commento sul campionato in generale, ma in particolare su
Valentino e la Ducati che sono i personaggi che seguo con maggiore interesse.
La scadenza a
fine anno del contratto tra Valentino e la Ducati ha portato, ovviamente, a
tante chiacchiere e illazioni su chi, cosa, come, quando e perchè di un
possibile proseguimento nonchè del previsto divorzio. Avevo in mente il mio
personale commento prima dell’ufficializzazione delle scelte, che avrebbero
dovuto essere annunciate alla fine dello stop estivo, ma alcune fughe di
notizie hanno imposto a Ducati e Yamaha di affrettare i tempi.
Avrei voluto
esprimere il mio punto di vista sui pro e contro di ogni possibilità e
aspettare per vedere se avessi avuto ragione oppure no, ma alcune trasferte di
lavoro consecutive, mi hanno tolto il tempo per riflettere e scrivere, così
eccoci con Rossi che molla la Ducati per tornare con la casa dei tre diapason.
Nel mio
precedente articolo era evidente un mia propensione per un proseguimento della
collaborazione tra il più titolato dei piloti e la più particolare delle case
presenti sia nel mondiale che sul mercato, perchè il più forte di tutti è
italiano (il che mi interessa relativamente, ma di qs parleremo un’altra volta...ma
mi piace assai che parli la mia stessa lingua) e la Ducati anche...
perchè la Ducati
non è mai riuscita a imporsi in maniera stabile e pensavo che le doti di
collaudatore del Dottore avrebbero potuto portare ad un salto di qualità, ma qs
non è avvenuto...nel frattempo è arrivata Audi che ha dichiarato a chiare
lettere che oltre ad aver comprato l’azienda di Porgo Panigale x avere un
valido mezzo a 2 route da affiancare agli ottimi modelli a 4, vuole perseguire
i suoi obiettivi di vendita rendendola vincente nelle corse, e per fare questo
ha messo sul piatto diverse centinaia di milioni di euro, ma tutto ciò non è
bastato a convincere Rossi a restare, perchè?
Si è scritto
molto in qs due anni, c’era chi li dava divorziati in casa già a Novembre 2010,
dopo il primo test dove Vale si era preso 2 secondi da Stoner al primo assaggio
in Honda, c’era chi (come me) ci ha creduto e ha continuato a crederci fino a
ieri, ma alla fine hanno avuto ragione i pessimisti.
Da subito è stato
evidente che la moto necessitava di una rivisitazione profonda, forse era vero
che la scelta tecnica del telaio in tubi con il motore portante fosse arrivata
al capolinea, di certo Vale lamentava da subito una mancanza di grip sull’anteriore
che non gli dava fiducia nell’entrata in curva, non rendedogli possibile un
frenata corretta e sicura ed un conseguente inserimento veloce e redditizio e
la gran potenza del motore comunque non bastava a recuperare il tempo perso,
perchè penso sia noto che nelle gare, sia a 4 che a 2 ruote la velocità serve maggiormente
in curva che non in rettilineo (se non per effettuare i sorpassi, ma se esci
bene -leggi veloce- dalla curva prima hai già fatto l’80% del lavoro).
Un amico,
tecnicamente più esperto di me, mi disse che il problema forse era dovuto al
baricentro alto della Ducati che legato alla statura di Valentino peggiorava
ulteriormente la mancanza di grip.
A Laguna Seca prima di cadere |
Forse era l’uno e
l’altro o forse ancora qualcos’altro, di certo non si può dire che la Ducati
abbia lesinato sforzi. Dopo un primo anno interrogatorio, il team di Preziosi,
ha cambiato tutto e ha progettato in 3 mesi una moto nuova con telaio
perimetrale e portante, difatto copiando le giapponesi, accantonando le scelte
tecniche che rendevano la Ducati, diversa ed originale ed andando a fare qcs
che non aveva mai fatto prima e del quale non era assolutamente esperto. Pur
così ha messo i suoi piloti nella condizione di gareggiare dignitosamente, ma
di certo non a livello che 2 campioni del mondo meritano, ma non si può dire
che non abbia profuso il massimo impegno per assecondare i voleri del dottore e
per inseguire la vittoria che è l’unica cosa che interessa ad un team come
Ducati.
Valentino da
parte sua ha dimostrato in più occasioni di non essere un fermo, pur andando
piano nelle qualifiche alla fine in corsa otteneva sempre il miglior
piazzamento tra le Ducati e in diverse occasioni è andato a girare sui tempi di
Stoner, Lorenzo e Pedrosa, ma non si è visto perchè pagava il gap rimediato in
qualifica. Qs rende evidente che il pilota c’è ancora e che la moto e la
squadra non sono proprio così scalcinate come sembrano dire i risultati, ma
alla fine solo chi vince ha ragione, altrimenti è evidente che bisogna fare
autocritica e dedicarsi ad altro.
La Yamaha ha reso
noto che la trattativa con Rossi è partita già a Giugno, dopo il rinnovo con
Lorenzo, per il desiderio di combattere ad armi pari con la Honda che qs’anno
schiera 2 piloti particolarmente in palla e lei si trova invece con un Spies
che non riesce ad andare come Lorenzo e qui si potrebbe fare un paragone con
Rossi, com’è possibile che Ben prenda così tanti decimi e non capitalizzi come
il suo compagno di squadra con la stessa moto? Mi fermo alla domanda perchè non
ho seguito attentamente le sue prestazioni per poter dire qcs.
La caduta all’ingresso
del cavatappi ha forse dato il colpo di grazia alla fiducia di Rossi, che di
certo oltre alla mancanza di risultati, forse ha anche iniziato a farsi domande
sulla sua sicurezza, per andare forte si deve spingere e rischiare, ma
ovviamente il rischio può essere preso quando è ragionevolmente previsto e
accettato e forse questo con la Ducati, il dottore non riesce a farlo.
Le barriere all'ingresso del cavatappi "accolgono" la moto di Vale |
Forse la
combinazione di qs fattori con la prospettiva di un programma in 4 anni con l’accompagnamento
alla pensione ha portato Rossi a decidere di tornare in Yamaha, con la certezza
di poter avere per le mani un mezzo che fa ciò che vuole lui e con il quale
dimostrare che non è un pilota da 6° posto, bensì da podio. Come dargli torto?
La proposta di
DucAudi prevedeva la ristrutturazione del reparto corse, un nuovo progetto per
la moto, ma da buoni tedeschi, coscienti che una situazione così non si risolve
in 6 mesi, forse gli hanno prospettato un programma in 2-3 anni per avere una
moto competitiva, e forse questo è un tempo troppo lungo per Valentino.
Ora vedremo cosa
succederà, sembra evidente che al posto di Rossi arriverà Dovizioso, che vuole
una moto ufficiale. I risultati sono dalla sua parte, ma le Honda sono andate
ad altri e la Yamaha cui aspirava gliel’ha tolta Valentino. Ma il Dovi guida
come Vale, difatti è andato bene con entrambe le giapponesi, cosa riuscirà a
fare con Ducati?
Dovi e Rossi in tempi non sospetti... |
Io penso che
tutto dipenderà da come Audi interverrà nel reparto corse; da grande azienda
europea, penso che (a torto) non ribalteranno la situzione, almeno non a breve,
si prenderanno i loro mesi (penso da qui a fine anno) per ascoltare, vedere e
apprendere e l’anno prossimo faranno le opportune scelte, ed io sono convinto
che vinceranno, i tedeschi sono determinati e sanno programmare , ed in uno
sport di altisimo livello come il motomondiale non si può più ragionare ed
agire da piccole squadre stile artigiani, ma necessariamente da grandi
squadre/aziende, organizzate, con processi e sistemi consolidati.
Per qs motivo capisco
la voglia di Valentino di dimostrare di essere ancora il migliore, ma non sono
d’accordo, perchè non deve dimostrare niente a nessuno, è già entrato nella storia
delle corse, ma avrebbe potuto entrare nella leggenda, come colui che avrebbe
portato la Ducati a vincere stabilmente, ed invece forse guarda troppo la sua
corta di identità che gli dice che ha già 33 anni e non forse non potrà essere
al vertice fino a 40, anche se Schummy sulle 4 ruote ha dimostrato che in fatto
di velocità e sensibilità non ha nulla da invidiare ai giovani che potrebbero
essere tutti suoi figli (a quasi 43 anni ha fatto una pole strepitosa in quel
di Montecarlo!!!).
Dovi all'inseguimento di Rossi o della sua Ducati? |
Non sono d’accordo
perchè oltre ad accettare un ingaggio inferiore a quello di Ducati, pur se è
vero che per lui i soldi non sono più un problema, è vero che la cifra dell’ingaggio
dichiara quanto uno vale e per poter avere un trattamento pari a quello di
Lorenzo, Valentino ha dovuto, difatto, portare uno sponsor (quindi il suo stato
è passato da pilota pagato a pilota pagante) e per come la vedo io, qs macchia
un po’ il suo blasone, perchè è evidente che Ducati e Audi consideravano
Valentino determinante per diventare vincenti, mentre per Yamaha risulterà “un’altro”
pilota oltre a quello di punta che è Lorenzo, con cui fare punti per vincere il
titolo a squadre e construttori; per cui prevedo due anni molto difficili per
Vale, ma siccome più che per le marche io parteggio quasi sempre per gli
uomini, spero che Vale batta sonoramente e velocemente un Lorenzo che
attualmente è al top della condizione psico-fisico-tecnica.
E se Dovizioso
dovesse riuscire ad interpretare meglio di Rossi la Ducati?
E se la DucAudi
dovesse riuscire a mettere in pista una moto veloce e vincente l’anno prossimo?
E se Rossi non
dovesse risultare così vincente contro Lorenzo?
Con i se non si
va da nessuna parte ma gli eventi futuri ci diranno chi ha fatto le scelte
migliori.
Vedremo...
Ci risentiamo fra
qlc settimana.
Brizio