Corso di Alpinismo 2012
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Metti i chiodi...togli i chiodi... |
Come ogni anno all'inzio della primavera la Scuola di Alpinismo e Scialpinismo R&R Minazzi ha dato il via al Corso di Alpinismo.
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Max: "fammi una foto così si vede quanta paura ho..." |
Con il passare
delle settimane ed il succedersi delle uscite era evidente l'impressione che quello di qs'anno fosse un corso stregato o che avesse ricevuto una fattura...
forse da qualcuno degli esclusi (purtroppo 8 su 20 candidati a malincure non hanno potuto partecipare), perchè quasi tutte le volte, poco o
tanto il maltempo aveva condizionato l’esito delle gite.
E finalmente il
sole arrivò, prima al Furka per imparare a muoversi su ghiacciaio e le manovre
necessarie per reagire ad una caduta in un crepaccio e poi alla Presanella dove
il sabato la Madre Terra ci ha messo sull’avviso, mandandoci qlc nuvola con un
po’ d’acqua in eccesso che ci ha spronato a ripetere le manovre necessarie su
ghiaccio perchè la domenica avremmo affrontato un vero ghiacciaio alla base di
una vera montagna.
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Rifugio Denza, tutti attenti |
Così dopo una
bella cena...allietata dalla fisarmonica e dall’ugola del brillante gestore del
rifugio Denza, siamo andati a dormire puntando la sveglia alcuni prima delle 2
del mattino altri alle 3e30.
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Oh ma c'è una conferenza? |
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No...è solo il gestore con la sua fisarmonica, ma chi jodel!!! |
Come in ogni
rifugio che si rispetti, abbiamo trovato chi ha preferito tagliare alberi con
una moderna motosega piuttosto che dormire, così per qualcuno è stata una
notte, o meglio alcune ore, insonni, ma tant’è questo è e questo ci dobbiam
tenere...ad ogni modo una frugale colazione ci ha portato a prepararci ed a
uscire trovando una bella frescura ad accoglierci.
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Pronti? |
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Il versante nord della Presanella all'alba |
Seguendo gli
ometti ci siamo incamminati verso il ghiacciaio che abbiamo raggiunto quando la
luce, pur in assenza del sole, che ancora stentava a svegliarsi, ha inondato la
Presanella ed il suo bellissimo versante nord.
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Poco sopra il Passo Cercen |
Prima di inoltrarci verso il
passo Cercen abbiamo guardato da lontano i nostri amici superare la terminale
sotto la classica nord ed augurato loro buona salita.
Raggiunto
l’avvallamento nevoso alla base della parete invece di seguire le tracce della
via Normale, che ci avrebbe portato sulla lato superiore della morena di
destra, abbiamo optato per raddrizzare un pochino il tracciato, stando non
molto lontani dalle rocce. Così facendo abbiamo raggiunto la Normale circa
100mt più su del passo e dopo circa un’ora abbiamo raggiunto la sella di Freshfield....
dove abbiamo ricompattato il gruppo.
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al di là della bocchetta |
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La cima mancata...ma siam contenti lo stesso |
Dato che la prima
cordata ha impiegato più di 4h per arrivare alla bocchetta e che in 4h e 30
avremmo dovuto raggiungere la cima abbiamo deciso di considerare la bocchetta
il nostro obbiettivo, in modo da consentire a tutti di rientrare al rifugio e
da qui all’auto, in condizioni psicofisiche accettabili e non completamente
sfatti...
Prima di
ripartire verso valle, ci siamo cimentati in alcuni passaggi di misto sulla
crestina a destra della bocchetta, così gli allievi hanno potuto saggiare le
loro “abilità” nel camminare su rocce affilate ed instabili con e senza ramponi...
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Passi di misto |
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Sembra quasi il Cervino |
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Il punto più alto, oltre 3300mt |
Stanchi ma
contenti, ci siamo riuniti al rifugio, sorseggiando birra e gustando una fresca
anguria portata su dall’insostituibile Adrian.
Un grazie a tutti
per le 2 belle giornate ed in particolare ai miei soci di cordata Mattia e Max,
che si sono sorbiti anche i miei logorroici discorsi nelle lunghe ore in
auto...
Ci ritroveremo su
queste stesse pagine, fra un paio di settimane a commentare l’ultima uscita,
prevista al Corno Stella, nelle Alpi Marittime.
Brizio
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